Netflix sta per andare incontro ad una svolta epocale, introducendo la pubblicità al fine di abbassare i prezzi per gli abbonati.
È sicuramente un periodo difficile quello che stanno vivendo le piattaforme di streaming. Dopo il boom dovuto al lockdown, sempre più gente ha infatti scelto di disdire il proprio abbonamento. Spesso la scelta è dovuta alla possibilità di uscire e di tornare al cinema ma nella maggior parte dei casi, il motivo è dettato da una necessità economica che, quando si parla di tagli, porta ovviamente ad eliminare per prima le cose più superflue. Un problema che sta investendo un po’ tutti ma che Netflix ha deciso di arginare puntando tutto sulla pubblicità.
L’arrivo della pubblicità su Netflix
L’idea del colosso americano è quella di mantenere per come sono gli abbonamenti già esistenti che, come è già stato precisato di recente, non subiranno rincari e rimarranno ovviamente senza pubblicità.
Questi, lo ricordiamo, hanno attualmente un costo di 7,99 euro al mese per l’abbonamento basic, di 12,99 per quello standard e di 17,99 per quello premium.
L’idea è ora quella di inserirne un altro che costerà meno e che in cambio inserirà della pubblicità.
Una scelta che, proprio come quella dei live streaming, è stata dettata dal calo di abbonati che nel primo trimestre del 2022 sono stati contati intorno ai 200mila utenti. Una cifra che fa davvero la differenza e che per questo ha spinto Netflix ad una decisione che fino a qualche mese fa sarebbe suonata come impossibile.
Come verrà erogata la pubblicità per gli abbonamenti a basso costo
Al momento non è ancora stato indicato un prezzo né ci sono certezze sulle modalità di erogazione.
Quel che è certo è che Netflix ha scelto la tecnologia di Microsoft per la distribuzione della pubblicità. Al momento, la scelta più probabile è quella di inserire la stessa prima dell’inizio di un film o di ogni episodio di una serie tv. Anche sotto questo punto di vista, però, si sta ancora lavorando per trovare la linea ottimale e più indicata per tutti. Ovvero una che riesca a soddisfare sia i futuri abbonati che i pubblicitari.
Di sicuro si tratta di un cambio di rotta che potrebbe rivelarsi il primo di una lunga serie. Dopotutto non solo Netflix si è trovato a corto di abbonati. Il problema riguarda infatti un po’ tutte le piattaforme di streaming. E, per questo motivo, non è detto che presto l’dea di Netflix non si estenda anche ad altre piattaforme.